Una selva quasi inestricabile quella dei vari bonus, crediti di imposta, molteplici agevolazioni, previsti a seguito della pandemia per supportare consumatori ed imprese. Nelle ultime settimane in ottica di crediti di imposta e bonus da erogare direttamente, sono stati emanati alcuni provvedimenti interessanti tesi a garantire un vantaggio fiscale alle imprese.
Uno dei più importanti, in quanto legato direttamente alla ripresa delle attività produttive in sede, visto che non tutti possono lavorare in smart working, è dato dal contributo a fondo perduto e credito di imposta per opere di adeguamento e sanificazione luogo di lavoro.
Due provvedimenti distinti, uno riferito all’erogazione di una cifra direttamente sul conto del richiedente; l’altro sotto forma di credito di imposta, quindi vantaggio fiscale in termini di tassazione. Entrambi, finalizzati a rendere sicuri i luoghi di lavoro. Vediamo come funzionano.
Credito di imposta: come funzione e chi può averlo
Le nuove disposizioni prevedono un credito d’imposta pari al 60% delle spese sostenute nel 2020 per interventi di sanificazione degli ambienti di lavoro oltre che degli strumenti utilizzati per svolgere la propria attività; e per acquisto dei noti dispositivi di protezione individuale quali mascherine, guanti, occhiali protettivi, termoscanner ecc…
Il credito di imposta per adeguamento e sanificazione può essere richiesto da tutti i soggetti esercenti attività di impresa, professioni, arti, enti non commerciali ed enti religiosi: in generale tutti i lavoratori autonomi ed imprese che svolgano attività in luoghi aperti al pubblico ed il cui codice Ateco sia compreso tra quello indicati dalla Informativa SEAC 15.7.2020, n. 209. Il beneficio riguarderà anche contribuenti forfettari ed a regime dei minimi.
Bonus a fondo perduto: guida per la richiesta.
Altra cosa è il bonus a fondo perduto per acquisto di dispositivi protettivi e adeguamento / sanificazione dei luoghi di lavoro: sarà ad esaurimento, i fondi totali stanziati per il 2020 sono di 200 milioni di euro, ogni singolo beneficiario potrà avere un massimo di 60.mila euro.
La modalità di riscossione sarà con addebito diretto sul proprio conto corrente, che deve essere intestato al contribuente e indicato nell’istanza. Il bonus a fondo perduto sarà rivolto ad imprese e lavoratori autonomi che abbiano ricavi fino ad un massimo di 5 milioni di euro (riferiti ovviamente al 2019) e che abbiano registrato un calo di fatturato ad aprile 2020, rispetto ad aprile 2019, nella quota di almeno 1/3. Il contributo a fondo perduto non sarà soggetto a tassazione
Possibilità cessione credito di imposta
Da ricordare che il credito di imposta, utilizzabile esclusivamente in compensazione, potrà anche essere ceduto, totalmente o parzialmente, ad altri soggetti quali istituti di credito o intermediari finanziari di altra natura che potranno, a loro volta, cederlo poi nuovamente.
Un rapido sguardo alle scadenze per richiedere questi strumenti: per quanto riguarda il credito di imposta per interventi di sanificazione, la richiesta potrà essere inviata fino al 7 settembre; viceversa per credito riferito ad adeguamento ambienti di lavoro, ci sarà tempo fino al 30 novembre 2021.